Il Feng Shui

Il Feng Shui si sviluppò in Cina, millenni or sono, in seno a quella visione del mondo in seguito definita Taoismo.

Considerare il Feng Shui prescindendo dal Taoismo sarebbe fuorviante, come guardare un fiore senza vedere la pianta che lo porta: ci sfuggirebbe la natura del fiore stesso.

La mentalità taoista è fatta di concetti semplici, ma molto profondi. I concetti sono così semplici che, di solito, se ne sottovaluta l’importanza.

L’idea centrale della visione taoista è il mutamento; tutto si trasforma costantemente, tutto fluisce, e nel fluire, genera delle forze.

L’azione umana è tanto più efficace quanto più siamo capaci di percepire la direzione di quelle forze e allinearci ad esse; quando agiamo in conformità ai principi del mutamento e ci allineiamo ad esse, la nostra azione diventa una con il mutamento, la nostra azione diventa una con l’azione della natura stessa e la sua forza è massima.

Sono stati gli antichi Maestri Taoisti, profondi osservatori della natura e dei suoi cicli, che hanno reso possibile, cogliendo l’importanza dell’ambiente e dei suoi mutamenti, uno sviluppo strutturato del Feng Shui.

Feng Shui” significa letteralmente “vento e acqua”; e l’intuizione che sta alla base di esso, come di tutte le discipline Taoiste, è la stessa che ebbe il primo uomo che issò una vela, o immerse la ruota di un mulino in un torrente: “quando vuoi fare una cosa, fai in modo che la natura la faccia per te e con te”.
Nella sua essenza, il Feng Shui non è altro che l’applicazione di questo concetto agli ambienti o, più precisamente, all’effetto che gli ambienti hanno sugli esseri umani.
L’idea da cui nasce il Feng Shui è molto semplice: dato che siamo soggetti a queste influenze, perché limitarsi a subirle in modo passivo e casuale? Perché lasciare che qualcosa ci sia d’intralcio, quando può esserci d’aiuto? La parte dell’essere umano che funziona ancora a livello animale, istintivo, risponde a determinati impulsi ambientali in modo del tutto automatico.
L’intento alla base del Feng Shui è disporre gli ambienti di vita e di lavoro per usarli come una vela, spiegata al vento di quelle reazioni istintive.
Chi pratica Feng Shui utilizza le informazioni che l’ambiente invia al nostro sistema psicofisico per rendere la propria vita più facile e produttiva e raggiungere i propri obiettivi con meno sforzo.
A livello strettamente pratico, fare Feng Shui significa studiare i meccanismi tramite cui l’ambiente influenza le persone, per poi modellare le suggestioni di un luogo in base alla sua funzione.
Ma il Feng Shui è molto più di questo. A dispetto delle sue degenerazioni antiche e moderne, che minacciano di ridurlo a superstizione, nella sua forma originaria il Feng Shui è un sapere vasto, profondo, di attualità intramontabile.
Fare Feng Shui significa rientrare in contatto con un lato antico, fondamentale e dimenticato del nostro essere, tornare consapevoli della nostra posizione di esseri umani nel contesto della natura e dei suoi cicli.
A livello ancora più profondo, praticare Feng Shui significa investigare e utilizzare i principi universali del rapporto che lega l’individuo al contesto che lo circonda.