Lu Dong Bin – L’uomo della Spada

Questo secondo immortale ha da sempre rivaleggiato in celebrità con il primo. Si riconosce per il suo Berretto Taoista, detto berretto del “Maestro (o Patriarca) ”, ma anche per lo scacciamosche “Scopa per le nuvole” e per la spada miracolosa, che porta applicata sulla schiena e sulla quale poteva salire in piedi e attraversare fiumi e nubi, senza affondare, né cadere.

La spada gli serviva, più “naturalmente”, a decapitare i geni malvagi e mostri di qualsiasi genere.

Secondo la leggenda, sarebbe nato nel 755 d.C. a Yongle, nello Shanxi (città che oggi è celebre per il tempio e i dipinti dell’epoca Yuan) e sarebbe vissuto per 400 anni. La spada magica gli fu donata sul monte Lushan, quando aveva vent’anni, da un Drago di Fuoco.

A cinquant’anni, gli fu confidato da Zhongli Quan il segreto dell’immortalità, insieme all’arte della trasformazione alchemica che egli desiderava diffondere tra gli uomini. Ebbe questi poteri e armi magiche solo dopo aver trionfato nel superamento della prova delle “Dieci tentazioni”.

Durante i secoli che trascorse sulla terra, portò a termine innumerevoli imprese meravigliose in tutto l’Impero, uccidendo draghi e liberando il nostro mondo da moltissime calamità.

Varie leggende ne raccontano le imprese e le gesta e, nel 1115, l’imperatore Huizong gli conferì il titolo di “Eroe dalla meravigliosa saggezza”. Il soprannome Dong Bin, “Ospite della grotta”, gli deriva dal luogo nascosto e solitario dove amava ritirarsi.

È onorato dai letterati per le doti di scrittore che inoltre possedeva, ed è il patrono dei fabbricanti di inchiostro, ma anche quello dei malati e dei barbieri! Particolare strano: su alcune di queste rappresentazioni è vestito con un abito che è un vero e proprio patchwork.

Articolo tratto dal sito della Palestra di Carbonia.